Matera-Martina 2-2
Reti: 17’ pt Virgilio (MR), 28’ st rig. Russo (MT), 37’ st Di Palma (MT), 46′ st Palermo (MR)
Matera: Tartaro, Macanthony, Cipolletta, Sirimarco (1’ st Sepe), Tumminelli (44’ st Gningue), Maltese, Agnello, Lucas, Russo, Mokulu (1’ st Di Palma), Ferrara
A disp.: Paparella, Prado, Cirio, Persia, Porro, Andrisani
All.: De Sanzo
Martina: Pirrò, Mancini, Rizzo, Silletti, Nikolli (25’ st Perrini), Virgilio, Piarulli, Pinto (20’ st Baglione), Langone, Gianfornina, Palermo (49’ st Battimelli)
A disp.: Figliola, Dieng, Tedesco, Filippi, Vaticinio, Ievolella
All.: Pizzulli
Note: circa 2000 sostenitori di cui 200 ospiti.
Partiamo dal minuto 46′ del secondo tempo: su una ripartenza ospite Sepe pasticcia al limite dell’area, Palermo è letale e gela il XXI Settembre “Franco Salerno”. Sarà 2-2 il risultato finale, un pareggio che sà di beffa per Ferrara e compagni che possono comunque sorridere per la contemporanea sconfitta del Casarano a Manfredonia. Allo stato attuale i biancoazzurri raggiungono a pari punti in classifica proprio i salentini ma sarebbero qualificati ai playoff per via degli scontri diretti. Chiaramente si decide tutto nell’ultima giornata di campionato: lucani che faranno visita alla capolista Altamura, già matematicamente in Lega Pro, rossoblu che ospiteranno il Bitonto alla disperata ricerca di punti salvezza. Venendo alla match, incontro maschio in cui le due compagini non si sono affatto risparmiate. Onore al Martina Franca, venuto nella città dei Sassi per blindare il secondo posto in classifica: ospiti che passano in vantaggio in modo fortunoso con Virgilio nel primo tempo, decisiva una conclusione deviata che beffa Tartaro. Il Matera fallisce un penalty nel finale della prima frazione con Ferrara. Nella ripresa reazione d’orgoglio dei padroni di casa che ribaltano il punteggio con Russo su rigore e Di Palma, anche in questo caso tiro dalla distanza e deviazione decisiva di un difensore. Il pareggio in extremis degli ospiti strozza l’esultanza dei materani ma non impedisce a mister De Sanzo ed i suoi uomini di uscire tra gli applausi scroscianti dalle tribune, il giusto tributo per una squadra finalmente convincente. Adesso ad Altamura servirà un’impresa, noi tifosi ci crediamo, la squadra ci deve credere.
Partendo con la cronaca mister De Sanzo deve fare a meno di Prado in avanti, sostituito da Mokulu. In difesa ancora out Delvino, terzetto difensivo composto da Cipolletta, Sirimarco e Macanthony. Lucas e Tumminelli sulle corsie esterne di centrocampo, zona nevralgica affidata a Maltese, Russo e Agnello. Nelle prime battute il Martina prende in mano le redini del gioco e costruisce alcune azioni pericolose. Primo squillo al minuto 9′ con Gianfornina, la sua conclusione è alta. Al 15′ rispondono i padroni di casa con Ferrara in contropiede, l’attaccante si invola e ci prova con un tiro rasoterra da posizione defilata, sfera che termina di molto a lato. Due minuti più tardi i pugliesi passano in vantaggio: calcio d’angolo che pesca Virgilio in area di rigore, acrobazia del giocatore, tiro che viene deviato e beffa Tartaro. Lucani che sbandano sulla corsia sinistra, al 23′ scivola Lucas e per poco non ne approfitta lo scatenato Gianfornina, la difesa sbroglia a fatica. Ennesima occasione per la squadra di mister Pizzolli alla mezz’ora, botta da fuori area di Nikolli che trova pronto Tartaro. A questo punto l’andamento del primo tempo si capovolge, il Matera prende coraggio ed al 33′ è super Pirrò a disinnescare un colpo di testa di Mokulu. Un minuto più tardi ci prova Tumminelli da destra, diagonale che sibila alla destra di Pirrò. Al 38′ sull’ennesimo cross di Tumminelli l’arbitro vede un atterramento irregolare in area di rigore ai danni di Ferrara, è penalty. Sul dischetto si presenta lo stesso attaccante che si lascia ipnotizzare da Pirrò. Allo scadere grande azione in solitaria di Lucas che crossa a centro area, colpo di testa di Agnello ed ancora una volta Pirrò dice di no. L’estremo difensore ospite è il migliore dei suoi e para anche una conclusione di Tumminelli da ottima posizione. Le squadre vanno al riposo sul risultato di 0-1 per il Martina Franca.
Nella ripresa mister De Sanzo decide di sostituire Mokulu con Di Palma e Sirimarco con Sepe. Primo squillo ospite al 56′ con un calcio piazzato del solito Gianfornina, illusione ottica del goal e risultato che rimane inchiodato. Una manciata di minuti più tardi ci prova Cipolletta con un destro da fuori, tentativo apprezzabile ma mira imprecisa. Martina che al 68′ ci prova con Palermo, l’attaccante si esibisce in un’azione solitaria non finalizzata solo grazie al grande intervento di Tartaro. Il Matera si riversa in avanti con la forza della disperazione ed il pareggio arriva al 72′: il cross di Maltese è deviato con la mano da un difensore, ancora penalty. Questa volta si presenta sul dischetto Russo che insacca con un cucchiaio. I nervi si scaldano e l’arbitro fatica a mantenere l’ordine tra le due compagini. I pugliesi non ci stanno e al 78′ il solito Gianfornina sfrutta un’indecisione di Sepe per affacciarsi dalle parti di Tartaro, dopo un primo rimpallo tentativo in acrobazia e la sfera termina fuori di pochissimo. All’80’ si concretizza il sorpasso materano: Maltese serve Di Palma, il giovane centrocampista, subentrato al posto di Mokulu, calcia a rete e grazie ad una deviazione insacca. Esultanza rabbiosa della curva Sud, per l’occasione sold-out nonostante la giornata biancoazzurra. Ma questa pazza partita riserverà ancora delle sorprese, per l’esattezza a tempo scaduto: è il 91′ quando la difesa del Matera non riesce a spazzare, erroraccio di Sepe, ne approfitta Palermo che segna in scivolata. Pareggio meritato per gli ospiti che corrono a festeggiare con i 200 tifosi posizionati nel settore. Padroni di casa che, complici anche i risultati degli altri campi, rinunciano ad attaccare negli ultimi minuti e si accontentano del pareggio. L’arbitro fischia la fine e giocatori che accolgono il giusto tributo dai propri sostenitori. Adesso il destino dei biancoazzurri lucani passa per l’ultima partita di campionato in casa della capolista Altamura. Un match che si preannuncia bollente.
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