In occasione dei 90 anni del calcio materano vorremmo inaugurare una rubrica nella quale, con alcuni giocatori, ripercorreremo alcune tappe della nostra storia. Ci piacerebbe rivivere alcuni momenti del nostro passato calcistico con gli occhi di coloro che hanno indossato la nostra maglia. Non seguiremo un ordine cronologico ma ci lasceremo trasportare dai ricordi che riaffiorano in modo sparso. La storia del calcio materano è stata frammentata, caratterizzata da fallimenti e rinascite, delusioni e ripartenze. Con questo “viaggio” l’obiettivo è quello di richiamare le varie epoche storiche che hanno delineato nel bene e nel male la nostra storia.
Seguendo quella che è l’impostazione che l’attuale Presidente Antonio Petraglia ha dato alla Società, crediamo che richiamare il passato non serva solo a ricordare ma anche a capire il presente per poter pianificare il futuro. Il giocatore che inaugura questo percorso è Roberto Genco, esterno che ha militato nel Matera per due anni consecutivi collezionando numerose presenze, assist e anche dei gol. Genco ha cominciato l’avventura nel Matera nella stagione 1995/1996. Lo ricordiamo scorazzare nel XXI Settembre con i suoi capelli lunghi al vento.
“Ciao Roberto, ricordo che eri un ottimo giocatore, un incontrista dalla corsa instancabile e piedi buoni. Hai militato con noi per due anni, come sono stati?” “Ero un esterno d’attacco dai piedi buoni e tanta corsa. Ricordo che sono stati campionati molto difficili perché c’erano pochi soldi con Franco Tafuni da solo a mantenere la baracca. Ci siamo salvati per due anni anche se con molta sofferenza”.
“Era la prima metà degli anni ’90 e il Matera bazzicava soprattutto nella seconda metà della classifica, ho il ricordo di una squadra volenterosa fatta di uomini prima e giocatori poi..” “Si, la squadra era composta da giocatori davvero forti ma la situazione societaria era pessima” “Erano campionati difficili, combattuti, soprattutto in terra campana, nel tuo primo anno a Matera il campionato fu vinto dalla Battipagliese se non erro” “Il primo anno con Florimbi come tecnico ci siamo salvati all’ultima giornata.. se ricordo bene il campionato lo vinse la Battipagliese”.
“Forse il tuo secondo anno a Matera è stato quello più difficile, considerando che il Matera, salvo sul campo, fu poi retrocesso per inadempienze economiche nonostante i vostri sacrifici”. “Io stavo per iniziare il mio terzo anno a Matera e mentre eravamo in ritiro arrivò la notizia della retrocessione. Fui tra i primi a lasciare il ritiro e andai al Giugliano dove vincemmo il campionato di serie D”.
“Com’è continuata poi la tua carriera?” “Dopo il Giugliano sono andato a Latina in serie D, poi a Pozzuoli dove vincemmo il campionato, Caserta in serie D, poi nuovamente a Pozzuoli in serie C, Pagani, Gelbison, Pomigliano ed Ebolitana… Ho avuto la fortuna di giocare in piazze calde e importanti”.
“Adesso continui a lavorare nel mondo del calcio se non sbaglio..” “Si, lavoro sempre nel calcio. Quest’anno faccio l’allenatore in seconda alla Costa d’Amalfi in eccellenza e settore giovanile”.
“Ti va di raccontarci un piccolo aneddoto o un ricordo che porti con te della tua esperienza a Matera?” “Sicuramente aver conosciuto Franco Tafuni, personaggio storico, ai tempi, nelle vostre parti. In realtà ci sono tanti momenti che ricordo. I due euro gol fatti tra andata e ritorno alla Battipagliese.”
“Ti andrebbe di concludere questa piccola intervista con un saluto alla tifoseria materana?” “Di Matera posso solo dire che si tratta di una cittadina meravigliosa, con una qualità di vita sopra la media rispetto ad altre località del sud Italia e di una tifoseria che quando vuole è straordinaria e che per tanti anni ha dovuto subire anche delle umiliazioni. Spero che il prima possibile possa tornare nel calcio che conta e che gli compete”.
“Grazie per il tempo concesso Roberto!” “Un abbraccio”.
Si ringrazia www.materacalciostory.it per la fotografia.
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