Tartaro 4,5: primo tempo da spettatore non pagante, secondo da infarto. L’errore che costa la rete del sorpasso ospite è grave, però errare è umano;
Cipolletta 5,5: prova a tenere a galla la retroguardia biancazzurra, da solito baluardo, ma appare nervoso e falloso (vedi il solito giallo a referto). Non incide sui calci piazzati;
De Nova 6,5: autore del gol del momentaneo vantaggio, e di una prova ordinata e convincente, lui che proprio da Gallipoli era partito in questa stagione;
Delvino 6: torna in campo dal 1′ minuto, e mostra la solita sicurezza e lucidità nella lettura del gioco. Non ha colpe sulla rete del pari ospite, ed esce poco prima dello svarione finale. Dal 76′ Sirimarco sv;
Di Palma 5,5: non il solito Manuel. Primo tempo a tutta come ci ha abituati ormai da tempo, nel secondo cala con l’andare dei minuti, e non riesce a staccare in anticipo sul gol del pari ospite (colpe da condividere con Russo). Dal 82′ Cirio sv;
Maltese 6,5: gioca bene quando ha la palla tra i piedi, e prova anche a far male dal limite dell’area. Pennella palloni nel cuore dell’area su calci piazzati, uno di questo si tramuta nel gol del vantaggio iniziale;
Lucas 6: ordinato e generoso, prova a dare il suo contributo. Quando deve difendere lascia come sempre a desiderare, però purtroppo, a 12 gare dal termine del torneo, non abbiamo ancora avuto l’onore di poterlo valutare nel suo ruolo naturale. Dal 76′ Porro sv.
Gningue 6,5: nel primo tempo è l’autore di quasi tutte le sortite offensive materane, una spina nel fianco per la difesa ospite. Nel secondo tempo cala vistosamente, ma nel complesso una buona prova al rientro dopo un lungo periodo di stop. Dal 76′ Prado 5: pochi minuti, giocati male. Oggetto misterioso;
Russo 5,5: l’azione personale del primo tempo avrebbe meritato maggior fortuna, purtroppo l’arbitro non ha punito il mani del difensore ospite con il penalty. Sul gol del pari non tiene l’uomo, lasciandolo indisturbato, nel colpire a rete;
Infantino 6: mai privarsi di un bomber come lui, ancor di più quando da solo tiene in apprensione tutta la retroguardia avversaria. Nel primo tempo cicca una palla d’oro messa al centro da Di Palma, nella ripresa prova a pescare il coniglio dal cilindro, con poca fortuna. Esce poco prima della debacle. Dal 66′ Tumminelli 5: entra posizionandosi a destra in un non precisato schieramento tattico, calpestando la stessa zona di competenza di Gningue. Ciabatta un’ottima palla sul secondo palo, quando avrebbe avuto tutto il tempo di stoppare, e calciare a rete. Prestazione al di sotto dei suoi standard;
Ferrara 5,5: prova a dialogare con Infantino, ma sbaglia sempre l’ultimo appoggio. Viene lasciato solo a battagliare per gli ultimi 30′, predicando nel deserto;
Panarelli 3: voto pari al numero di vittorie consecutive prima della resa con l’ultima della classe. La sostituzione, consueta, dopo l’ora di gioco, è da oscar. Ma questa volta si supera, andando a ridisegnare una formazione senza ne capo, ne coda, e lasciando il Matera senza centravanti di ruolo per trenta minuti, il risultato è sotto gli occhi di tutti, squadra in balia della cenerentola del salento, in grado di mandare in tilt giocatori ben più quotati. Vorremmo meno ciliegine sulla torta, e più punti in classifica, magari con tanto di gol su azione (possibilmente non subiti). Gigi, goditi Sanremo, e cerca di cambiare bacchetta, perchè l’orchestra stona!
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