L’incredibile rimonta subita in casa contro la Paganese domenica scorsa (da 2-0 a 2-3 con i campani in dieci per oltre un tempo) è stata fatale per Raimondo Catalano. Il tecnico barese ha pagato un avvio di stagione nel quale il Gravina è riuscito a conquistare appena nove punti in dodici gare, frutto di due successi (entrambi di assoluto prestigio contro Nardò e Fasano, quest’ultimo asfaltato addirittura 4 a 1), tre pareggi (con Palmese, Angri e Martina) e ben sette sconfitte.
Al posto di Catalano è arrivato nelle ultime ore il siciliano Pietro Infantino, sulla panchina della Sancataldese fino alle dimissioni presentate lo scorso 21 Settembre. Infantino ha cominciato nel peggiore dei modi il campionato ma nella passata stagione è stato il principale artefice di una vera e propria impresa sportiva quando ha preso la Sancataldese sull’orlo del baratro e l’ha portata ad un passo dai playoff.
Dal punto di vista tattico, Infantino è solito adottare il 3-4-2-1 mentre Catalano era solito schierare i suoi con il 3-5-2.
Tra i pali il titolare è il rumeno Rafael Vlasceanu, under classe 2005.
Difesa a tre con il 2004 scuola Frosinone Manuele De Min, l’esperto Matteo De Gol, ex Molfetta, ed il 30enne spagnolo Javi Morales.
Lungo le fasce dovrebbero agire il classe 2004 ex Nocerina Alessandro Murtas o in alternativa il coetaneo Giancarlo Orlando a destra ed il capitano gialloblu Giuseppe Chiaradia, nella passata stagione a Bitonto, a sinistra.
In mezzo al campo Infantino può contare sul centrale spagnolo Felix Ledesma, su Fausto Coppola, sul 2003 spagnolo Pau Servat Vidal, cresciuto nella cantera del Barcellona, sull’ex di turno Lorenzo Longo e sul duttile argentino Juan Pablo Curvino, classe 2004.
In attacco l’elemento di maggiore esperienza è senza dubbio la punta centrale ex Brindisi Domenico Santoro. Completano il reparto il talentuoso brasiliano Mateus Castro Da Silva, cresciuto nell’Atletico Mineiro e già autore di cinque reti in campionato, e l’ex Lavello Francesco Puntoriere.
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