L’urlo del Caimano: Paganese – Matera verso Matera – Siracusa

11022018_Paganese-Matera00033Immaginate il piatto di un giradischi, un vinile adagiato sopra e la puntina che inizia a graffiare dolcemente le tracce da cui magicamente vengono fuori le note. Ma prima che parta la musica, si ode il rumore di monetine che cadono da una slot machine. E’ l’intro del super brano “Money” dei Pink Floyd pubblicato nel lontano 1973, pezzo stupendo a cui rubiamo i primi 15 secondi per sintetizzare una verità ormai chiara a tutti: i campionati del Matera passano dalle fottutissime monete di gennaio, quelle promesse, quelle richieste, quelle che non bastano mai e quelle che servono, ma non ci sono.
Se l’anno scorso la squadra ammutinò dopo una soffertissima vittoria a Cosenza, quest’anno non c’è stata gloria nemmeno una domenica.
Cinque partite e tre miseri punti racimolati dall’inizio dell’anno, media da squadra Beretti catapultata nel campionato dei grandi, non c’è più un discorso tecnico che tenga, il campionato passa dal maledetto money, essenza di tutti i malanni, fisici, ma soprattutto mentali.
Per colpa del money abbiamo assistito a dissenterie lunghe due mesi, a sparizioni in località protette, ad espulsioni precoci che anticipavano il Santo Natale di due settimane, a panchine vuote ed orfane, ora, anche di Don Tano (per altre motivazioni ovviamente, degne anch’esse di un ulteriore approfondimento).
Per colpa del money i giocatori corricchiano anzichè correre, per colpa del money i giocatori si buttano davanti cercando vanagloria e lì rimangono tanto chissenefrega, per colpa del money giocano titolari i sindacalisti della domenica che reclamano diritti senza pensare ai doveri, per colpa del money il calcio è diventato ostaggio dei maghi della procura che ritengono i contratti regolarmente firmati ed onorati, meno credibili della storia di uomini che camminavano sull’acqua.11022018_Paganese-Matera00011
Già, questo maledetto money rende i tifosi, squallidi coprotagonisti di queste messinscene mentre i Belzebù ridacchiano sugli spalti. Paganese (penultima) 1 – Matera 0.
Tutti a casa poi, i tifosi a chiedersi perchè, i professionisti della palla rotonda a smanettare per mandare segnali in codice virtuali a destinatari che gongolano nell’avere il coltello dalla parte giusta.
Tanto è il money ciò che conta, non si vorrà mica parlare di tattica, di gioco, di schemi. Chisseneimporta, “nan v pnzem prept” è lo slogan della campagna abbonamenti (e mai scelta fu più azzeccata, google traduttore permettendo).
Paganese-Matera: parliamo della partita? Meglio di no, c’è altro di cui parlare. C’è Don Tano sugli spalti, impegnato a tracannare Borghetti immerso in nuvole di fumo.
C’è il Patron Caronte sugli spalti che ridacchia con Belzebù, uscito dagli inferi per farsi traghettare alle porte del Paradiso (per fortuna San Pietro, rimasto scioccato al videocitofono per quella visita inaspettata, gli ha indicato l’accesso secondario in quel di Cava dè Tirreni).
Ci sono trenta fessi, pure, sugli spalti, ma di lor non c’interessa.11022018_Paganese-Matera00008
Chi c’e, invece, in campo? Undici giocatori in maglia azzurra che corrono e sudano, ed undici fantasmi con maglia bianca in tinta che sfruttano il tepore del sole per perdere qualche caloria. I primi sono pagati per spingere la palla oltre la linea bianca (riuscendoci), i secondi sono pagati per aggiungere una riga alla voce carriera su Wikipedia.
Difficile, se non impossibile, parlare di calcio in questa rubrica. Molto più facile rimodularla a rubrica finanziaria (L’urlo di Wall Street andrebbe ribattezzata). Basta parlare di football, noi vogliam solo parlare di MONEY!

“Money, it’s a crime
Share it fairly but don’t take a slice of my pie
Money, so they say
Is the root of all evil today
But if you ask for a rise
It’s no surprise that they’re giving none away”

“Denaro, è un crimine
Dividetelo equamente
ma non prendete una fetta della mia torta
Denaro, così dicono
è la radice di tutto il male contemporaneo
Ma se chiedi un aumento
non è una sorpresa se
non ti concederanno niente”

Good luck and see you soon…

 

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