Matera – Venezia 1-0
Rete: 45′ pt Negro (M)
Matera: Tozzo; Ingrosso, De Franco, Mattera; Di Lorenzo, Armellino, De Rose, Casoli; Strambelli (73′ Sartore), Negro (86′ Meola), Carretta (90′ Salandria)
A disp.: D’Egidio, Biscarini, Bertoncini, Gigli, Armeno, Didiba, Infantino, Dammacco, Lanini
All.: Auteri
Venezia: Vicario; Zampano (84′ Moreo), Malomo, Cernuto, Pellicanò (79′ Garofalo); Fabris, Stulac, Acquadro; Caccavallo, Ferrari, Tortori
A disp: Facchin, Galli, Domizzi, Sambo, Modolo, Geijo, Falzerano
All.: Inzaghi
Arbitro: Pillitteri di Palermo. Assistenti: D’Annibale di Marsala e Sangiorgio di Catania.
Note: spettatori circa 4500, di cui 50 ospiti. Ammoniti: Strambelli, Armellino (M), Malomo, Garofalo (V). Espulso Ingrosso (M) per doppia amminizione. Angoli 3-1 per il Matera.
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Il Matera si aggiudica il primo round della doppia sfida contro il Venezia. Finale di andata decisa da un goal di Negro in chiusura di primo tempo, su assist di Carretta che sfrutta un errato disimpegno della difesa ospite. Partita sostanzialmente dominata dall’undici di Auteri che colpisce anche un palo nella ripresa. La squadra di Inzaghi, dal canto suo, non ha saputo impensierire l’attenta difesa lucana. Unico neo della partita per i materani l’espulsione di Ingrosso nel secondo tempo per somma di ammonizioni. Appuntamento tra meno di un mese, il 26 aprile, a Venezia per la finale di ritorno.
Dopo aver eliminato tre pugliesi (Lecce, Foggia e Taranto) ed una marchigiana (Ancona), il Matera sfida il Venezia nella finalissima di Coppa Italia di Lega Pro. Davanti al pubblico delle grandi occasioni, dopo un cammino altalenante in campionato, gli uomini di Auteri hanno l’occasione per conquistare la coppa di categoria. Le motivazioni sono tante, tra tutte il prestigio del trofeo e l’accesso diretto alla “final eight” dei playoff in caso di vittoria nel doppio confronto (oppure anche in caso di sconfitta se il Venezia dovesse vincere il proprio girone). Per il match di andata mister Auteri recupera Ingrosso in difesa, che insieme a Mattera e De Franco compone il terzetto difensivo davanti all’estremo difensore Tozzo. Centrocampo a quattro con capitan De Rose ed Armellino centrali, Di Lorenzo a destra e Casoli a sinistra. In avanti tridente formato da Strambelli, Carretta e Negro. Rispondono i lagunari allenati da Filippo Inzaghi, un passato illustre da calciatore e tanta voglia di intraprendere la carriera da allenatore (per lui seconda esperienza tra i professionisti dopo aver allenato per qualche mese il Milan). Tra i leoni alati trovano spazio diversi giocatori con minor minutaggio nelle gambe, tra cui Caccavallo, lo scorso anno alla Paganese con cui ha realizzato ben 15 reti (tre delle quali al Matera nell’ultima di campionato). In avanti per gli arancioneroverdi il pericolo numero uno si chiama Ferrari, giocatore con tanta esperienza nella serie cadetta. Il Matera parte bene e prende possesso del pallino del gioco. La squadra di Inzaghi crea molto spessore a centrocampo, così i lucani sono costretti ad allargare sulle fasce, soprattutto quella destra. Il primo pericolo del match porta la firma di Carretta che, al 12′, viene lanciato da De Franco, l’attaccante di Gallipoli cerca Negro a centro area che non ci arriva per un soffio. Il possesso palla degli uomini di Auteri è dinamico e non da punti di riferimento al Venezia; tuttavia la manovra ragionata e fluida spesso non trova sbocchi in fase offensiva, complice una difesa veneta attenta e concentrata. Al minuto 23′ il Matera crea un’azione da manuale sul binario destro, Di Lorenzo duetta prima con Strambelli poi con Carretta, la sfera ritorna sui piedi dell’esterno che calcia in porta, provvidenziale la risposta di Vicario che devìa in angolo. La prima occasione del Venezia capita al 35′: da un calcio d’angolo per il Matera parte un contropiede per i lagunari, la sfera giunge sui piedi di Caccavallo che scappa via, serve Ferrari a centro area che viene fermato in maniera decisiva da De Franco. Una manciata di minuti più tardi ennesimo pericolo dalle parti di Tozzo, scaturito da un errore di Armellino davanti alla difesa, Stulac dal limite prova a sorprendere il portiere scuola Sampdoria che blocca senza problemi. Sul finire della prima frazione il Matera va in vantaggio: Carretta pressa alto un difensore che, nel tentativo di rinviare, lo colpisce, l’attaccante recupera palla e si invola verso l’area di rigore, serve Negro a centro area che calcia di prima intenzione gonfiando la rete. Dopo un paio di minuti l’arbitro sancisce la fine del primo tempo.
La ripresa si apre con lo stesso leitmotiv dei primi quarantacinque minuti, il Matera gioca bene e cerca la via del goal con insistenza. Dopo 5′ la combinazione Casoli-Negro porta il primo al cross, la traiettoria diventa beffarda in seguito ad una deviazione e palla che colpisce il palo alla sinistra di Vicario. Man mano che passano i minuti gli ospiti prendono metri, approfittando di un fisiologico calo dei padroni di casa. Al 10′ Caccavallo, al termine di una bella azione personale, si accentra e calcia di sinistro, la sfera termina di pochissimo fuori. Pochi minuti dopo Armellino, che ha finito di scontare i cinque turni di squalifica in campionato e che quindi, a partire da domenica, sarà nuovamente disponibile, raccoglie un cross da calcio d’angolo e prova l’eurogoal, tiro deviato e palla fuori di un niente. Ennesimo brivido per i tifosi lagunari al 15′ con un traversone di Strambelli che termina di poco out. Si fa vedere Ferrari che, in mezzo ai difensori materani, calcia a rete ma non sorprende l’attento Tozzo. Alla mezz’ora mister Auteri opta per il primo cambio, fuori Strambelli e dentro Sartore, chiaro l’intento del tecnico di Florìdia di voler punire gli avversari in contropiede. Carretta sembra avere il turbo nelle gambe ed al 34′ brucia sullo scatto il suo diretto marcatore Garofalo all’altezza della metà campo, giunto al limite dell’area cerca il filtrante per Sartore che, in spaccata, non ci arriva per un soffio. Un minuto più tardi il Matera si complica la vita: sugli sviluppi di un calcio piazzato in zona offensiva, Ingrosso devìa la sfera con la mano e rimedia il secondo giallo. Lucani in dieci uomini e senza un tassello fondamentale in vista del ritorno. Inzaghi a questo punto ci crede ed inserisce Moreo al posto di Zampano, il Venezia si sbilancia in avanti alla ricerca del pareggio. Nonostante il forcing finale degli ospiti, fino allo scadere non si registrano altre occasioni da rete. Giusto il tempo per l’ingresso di Salandrìa al posto di Carretta, poi il triplice fischio dell’arbitro manda le squadre sotto la doccia. Matera che ottiene un risultato favorevole in vista della gara di ritorno, considerando anche il non aver subito goal tra le mura amiche. Fa ben sperare l’attegiamento con cui gli uomini di Auteri hanno interpretato la gara, recuperando il modo di giocare messo in pratica fino al mese di dicembre. Mister Inzaghi, dal canto suo, ha tanti motivi per essere fiducioso in vista del ritorno. Il tecnico piacentino, magari contando su una situazione in campionato più decisa, tra un mese potrebbe fare affidamento sui titolari che stanno dominando il girone B di Lega Pro. La partita di ritorno sarà tutta da giocare e siamo sicuri che entrambe le squadre sfodereranno tutte le armi a disposizione per tentare di conquistare il trofeo. AVANTI MATERA!!! GO MATERA GO!!!
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