Il Matera si ama a prescindere. E continueremo ad amarlo, nonostante altri sei punti di penalizzazione che si vanno ad aggiungere ai tre già inflitti alla società biancoazzurra nelle scorse settimane. Ben nove punti di handicap totali che fanno della quarta forza del campionato (come minimo) una squadra in lotta nei bassifondi del girone C. Uno scenario che cambia del tutto e si fa via via più preoccupante. La speranza è che da qui in avanti non si arrivi a perdere altre lunghezze o che ulteriori penalizzazioni possano essere scontate nel prossimo campionato. Una cosa è certa, ad oggi la squadra del presidente Columella, camminando all’indietro come un gambero, raggiunge quota quaranta punti, a pari merito con il Catanzaro ed a quattro lunghezze dalla zona playout (occupata dalla Paganese).
La questione non è il non voler attraversare situazioni come queste. Certo, è consigliabile non vivere momenti critici nella storia di una squadra, ne gioverebbe tutto l’ambiente, soprattutto i tifosi che hanno a cuore le sorti del club. Ma, si sa, il calcio è imprevedibile, a maggior ragione lo è quello di provincia. La proprietà può attraversare delle difficoltà, per l’amor di Dio. Così come in passato, accettando pregi e difetti dell’attuale presidente, abbiamo elogiato l’amore e la passione che egli stesso ha profuso per la causa biancoazzurra, oggi i Tifosi materani non abbandoneranno la nave danneggiata. Anzi, rilanciamo, siamo convinti che i tifosi possano essere importanti per dimostrare quanto la città tenga al Matera Calcio, bene di inestimabile valore sociale da preservare e salvaguardare in ottica futura. Chiaramente i tifosi, senza liquidità, non sono decisivi in tal senso, in questa partita a scacchi chi muove le pedine è la società, ovvero il presidente. Altri imprenditori, materani e/o non, potrebbero avvicinarsi e sposare la causa, magari a seguito di un segnale di S.O.S. da parte della proprietà.
Compito di Columella è quello di interrompere questo assordante silenzio che va avanti da mesi. Il tifoso merita chiarezza e rispetto, non può vestire i panni di un marinaio bendato a bordo di una nave che affronta una tempesta. Per lo meno merita di conoscere la situazione reale e quali sono le manovre che il timoniere di questa nave intende eseguire per non affondare. Dal canto loro, invece, i tifosi hanno l’OBBLIGO di rimanere accanto a questa società, questi giocatori, ma soprattutto questa MAGLIA. I colori biancoazzurri non meritano di essere abbandonati adesso, quando la situazione si fa più complessa. Per cui, mettiamo da parte le polemiche da social e concentriamoci sulle prossime partite. Testa ad Andria e affolliamo i gradoni del settore ospiti del “Degli Ulivi”, per poi riempire lo stadio nel match interno contro il Catania. Per la squadra, per la maglia, per i colori, per l’orgoglio di essere materani.
IL MATERA SIAMO NOI!
Lascia un commento