Fondata nel 1984, l’ASD Ugento è alla sua prima apparizione in Serie D. Nella passata stagione, in concomitanza con i festeggiamenti per i 40 anni, i salentini hanno conquistato a sorpresa la promozione asfaltando per quattro reti a zero il Bisceglie nello spareggio disputato a Francavilla Fontana. Premiati il lavoro e la visione strategica del presidente Massimo De Nuzzo, di professione commercialista, che in estate ha caldeggiato la nomina a Presidente Onorario del Senatore Eugenio Filograna, per due volte presidente del Casarano nel recente passato. In panchina De Nuzzo ha rinnovato la fiducia al carismatico tecnico Mimmo Oliva, grande artefice del miracolo della passata stagione, uno che da ragazzo fu protagonista di un trasferimento record dal Casarano all’Inter.
I giallorossi sono attualmente al quattordicesimo posto, in piena zona playout, a quota tredici punti. Tre le vittorie (in casa con Manfredonia, Palmese e Brindisi), quattro i pareggi e ben otto le sconfitte subite in questa prima parte della stagione. Lontano da casa nessuno ha fatto peggio, solamente un punto conquistato in otto gare disputate (uno a uno in casa del Costa d’Amalfi a fine Settembre).
Dal punto di vista tattico l’Ugento è solito schierarsi con il 3-5-2.
Tra i pali il titolare inamovibile è l’under classe 2004 Giacomo Di Donato, nella passata stagione a Campobasso.
In difesa il riconfermato Nicola Lezzi, il brasiliano 2006 Bernardo Uneida Vieira e uno tra Alessandro De Santis, 25enne ex San Marino, e l’argentino Emmanuel Martinez.
In mediana il favorito è David Ruiz, esperto metronomo spagnolo, mentre le due mezzali dovrebbero essere Emanuele Amabile e il 2006 Samuele Grisley. Dovrebbero quindi accomodarsi in panchina il mediano 2005 Lorenzo Mariano, il 35enne spagnolo Vicente Romero e Franck Teyou, camerunense prelevato dal Matera.
In attacco occhio a Francesco Ancora, 21enne di grande qualità. Al suo fianco il favorito è Juanito Sanchez, spagnolo classe 1993, che dovrebbe essere preferito al paraguaiano Miguel Medina, ad Alessandro Inguscio ed a Fabio Rossi, ex Sondrio.
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