Svolta societaria e domande per il futuro

L’avvocato Petraglia, nella mattinata di oggi 12 luglio, attraverso un post su Facebook ha ufficializzato la cessione del pacchetto di maggioranza del FC Matera. Quella che rappresenta una delle estati più travagliate della storia del calcio materano è sicuramente ad un punto di svolta, positivo o negativo che sia. In attesa di conoscere i dettagli dell’operazione, soprattutto chi sono gli acquirenti, quali sono le certezze che garantiscono, cosa li ha spinti ad investire a Matera e soprattutto qual è il progetto che si apprestano a mettere in piedi, riavvolgiamo il nastro.

Il 7 aprile il presidente Petraglia annuncia le proprie dimissioni dalla carica di presidente del FC Matera. Una decisione che arriva dopo la sconfitta di Gravina e che lascia presagire ad una immediata ricerca di potenziali acquirenti, al fine di poter pianificare in tempo la successiva stagione. Invece nelle settimane seguenti (che poi diventeranno mesi) non abbiamo assistito a novità sostanziali, comprese le mancate dimissioni del presidente. Si rincorreranno quindi voci di potenziali acquirenti, trattative ed incontri, gap economici da colmare e cordate pronte ad aggiudicarsi il giocattolo, mentre in parallelo partiva la contestazione del gruppo organizzato della Curva Sud.

Nel mese di giugno si chiude negativamente il tentativo di acquisizione da parte della cordata materana (nonostante i protagonisti abbiano garantito il supporto economico tramite sponsorizzazioni), capeggiata da Michele Motta e Nicola Benedetto. Un’opzione che sicuramente i Tifosi avrebbero preferito, ma che ha evidenziato un gap (economico e di comunicazione, come confermato dallo stesso Motta) tra proprietà e compratori. La presenza di materani (e soprattutto Tifosi) in società avrebbe rappresentato una garanzia non di poco conto per la piazza. Tramontata l’ipotesi cittadina, secondo le indiscrezioni pubblicate da “Il Quotidiano del Sud” all’avvocato Petraglia rimanevano due trattative da condurre in contemporanea. La prima opzione era riferita ad un gruppo di imprenditori romani capeggiati da Stefano Tosoni (attivo nel settore della vendita e leasing di automobili, con esperienze non del tutto positive nel calcio a Nettuno, come riportato da diverse testate giornalistiche online); la seconda possibilità interessava altri potenziali investitori aventi come riferimento Piergiuseppe Sapio (vecchia conoscenza del calcio materano, aveva guidato il settore giovanile durante il periodo della presidenza Columella), come garanti figure da un passato importante nel mondo del calcio giocato come Nicola Amoruso e Mark Iuliano e (secondo indiscrezioni) il supporto economico dell’imprenditore Carmine Saladino (proprietario di una società di cybersecurity, i tre avevano tentato di acquisire la Reggina nel 2023).

In data 9 luglio la società ha inoltrato la domanda di iscrizione al prossimo campionato di serie D; una stagione che parte quindi in ritardo e con tante incognite sia dal punto di vista societario che tecnico. Quel che adesso preme ai Tifosi, dopo settimane di dubbi e perplessità, è la necessità di chiarezza. Ritorniamo quindi alle domande contenute nel primo paragrafo e che rivolgiamo ai nuovi acquirenti, sperando di ottenere una risposta puntuale nel corso dell’annunciata conferenza stampa di presentazione:

Quali sono tutti i protagonisti di questa operazione?
Quali sono le attività imprenditoriali che sosterranno economicamente il progetto FC Matera?
Cosa vi ha spinti ad investire nella città dei Sassi?
Cosa prevede il futuro e quindi il progetto che intendete costruire?

Queste domande sono necessarie per evitare il ripetersi degli errori che già si sono verificati (più volte) nel passato, anche recente. Non prendeteci per disfattisti e non vogliamo calare subito la nostra scure sui nuovi acquirenti, ribadiamo che a noi interessa solo il bene del Matera e, alla luce di quanto si apprende facendo rapide ricerche, il futuro non sembra essere molto rassicurante. Alla luce delle esperienze scottanti del recente passato, riteniamo giusto pretendere che oltre ad un FC Matera ambizioso, sia necessario improntare il rapporto con il tifo sulla base della trasparenza.

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